LINGUA MADRE - LAC DI LUGANO
REPUBBLICA
di Anna Bandettini su Blog- teatro
LAC DI LUGANO: INCONTRI, FILM, SPETTACOLI SU CORPO, RITO E LINGUAGGIO
Con un certo coraggio, il Lac di Lugano è tra i teatri che non si sono fermati e da oggi dà il via a una lunga rassegna di film, azioni teatrali, incontri, laboratori... tutto in streaming (www.luganolac.ch/lingua-madre) e a cadenza settimanale, fino alla fine del mese di maggio.
“Lingua Madre- Capsule per il futuro”, come si intitola, è un progetto di Carmelo Rifici e Paola Tripoli con artisti, registi, docenti, intellettuali e giovani attori, che ha prodotto video artistici, creazioni sonore, testi, documentari, film, conferenze su tre filoni tematici: Corpo, Rito, Linguaggio.
Oggi si comincia con un video artistico "Poesie anatomiche", nove brevi liriche poetiche in cui il verso di Francesca Sangalli è espresso dalla performer Camilla Parini, diretta dal coreografo Alessio Maria Romano. Tra i primi lavori anche Ci guardano – prontuario di un innocente, lavoro di cui Rifici è autore e regista (il 20)con gli allievi della Scuola di Teatro Luca Ronconi di Milano
Seguiranno una serie di lavori di scrittura non narrativa, tra i primi Alfonso De Vreese, Leda Kreider e Beatrice Vecchione si presentano in Soggetto diretti da Fabio Condemi.
Moltissimo i materiali che si susseguiranno nelle settimane prossime nel corso dell'intero progetto, coinvolgendo il musicista Gabriele Marangoni, Francesca Dalla Monica e artisti che da tempo collaborano con Rifici anche in altri contesti, Stefano Tomassini, Annamaria Ajmone, e i performer e Marleen Scholten, Tindaro Granata che è anche autore di Certi Comizi, con alcuni adolescenti ticinesi e a partire da Pier Paolo Pasolini e il suo Comizi d’amore.
Si consiglia di consultare il calendario del progetto sul sito ma tra gli appuntamenti interessanti segnaliamo per i film Aurora – Un percorso di creazione, che documenta lo spettacolo di Alessandro Sciarroni sul Goalball, poi il lavoro visivo di Stefan Kaegi, e ancora The Sky over Kibera di Marco Martinelli.
IL GIORNO
di diego Vincenti su Il Giorno
LINGUA MADRE, LA NUOVA GRAMMATICA DEL TEATRO
Capsule. Per il futuro. Ad accogliere space cowboy iperdigitalizzati. In cer ca di bellezza. D'altronde è parecchio ambizioso l'orizzonte di «Lingua Ma dre» del LAC di Lugano: da sabato a fine maggio, due mesi e mezzo di pa linsesto gratuito online con qualcosa come 18 progetti inediti. Sforzo pro duttivo imponente. E non a caso le li nee di lavoro sono confluite in un ma nifesto programmatico in dieci punti. Vale la pena dare un'occhiata. Al deca logo e a un cartellone ramificato in nu merosissimi rivoli. Ideato dal direttore artistico del LAC Carmelo Rifici (guida la Scuola di Teatro del Piccolo a Mila no) e da Paola Tripoli del FIT Festival,
«Lingua Madre» ha trovato un proprio cantiere di sviluppo nel comitato edi toriale composto dalle autrici Francesca Sangalli e Angela Dematté, dal drammaturgo Riccardo Favaro e da Lo renzo Conti, legato invece alla forma zione nella danza contemporanea. Un centro di lavoro. Trasformatosi nel tempo in una sorta di Factory interna zionale, con il coinvolgimento di deci ne di artist*. Sabato si inizia così con
«Poesie anatomiche», composizioni di Francesca Sangalli tradotte in gesto da Camilla Parini, con coreografia e re gia firmate da Alessio Maria Romano. Gran cura. Nella parola come nell'im magine. In settimana focus su Sciarro ni per poi ritrovare Rifici autore e regi sta di «Ci guardano - prontuario di un innocente», flusso di coscienza indie ci monologhi aperti con gli allievi del la Scuola del Piccolo. Ma incuriosisce anche «Cinque Camille» ispirato a Donna Haraway, con la voce narrante di Daria Deflorian. Innumerevoli le pro poste. Fra i progetti sonori, «Estado Vegetai» di Cristina Galbiati per Trick ster-p. Da non perdere il corpus di ope re contenute in «Other Lands», rasse gna curata da Paola Tripoli, ad indaga re l'arte che sopravvive in zone di peri colo. E poi ancora sperimentazioni lin guistiche, documentari, conferenze, lungometraggi. lnfo: www.luganolac.ch
di Anna Bandettini su Blog- teatro
LAC DI LUGANO: INCONTRI, FILM, SPETTACOLI SU CORPO, RITO E LINGUAGGIO
Con un certo coraggio, il Lac di Lugano è tra i teatri che non si sono fermati e da oggi dà il via a una lunga rassegna di film, azioni teatrali, incontri, laboratori... tutto in streaming (www.luganolac.ch/lingua-madre) e a cadenza settimanale, fino alla fine del mese di maggio.
“Lingua Madre- Capsule per il futuro”, come si intitola, è un progetto di Carmelo Rifici e Paola Tripoli con artisti, registi, docenti, intellettuali e giovani attori, che ha prodotto video artistici, creazioni sonore, testi, documentari, film, conferenze su tre filoni tematici: Corpo, Rito, Linguaggio.
Oggi si comincia con un video artistico "Poesie anatomiche", nove brevi liriche poetiche in cui il verso di Francesca Sangalli è espresso dalla performer Camilla Parini, diretta dal coreografo Alessio Maria Romano. Tra i primi lavori anche Ci guardano – prontuario di un innocente, lavoro di cui Rifici è autore e regista (il 20)con gli allievi della Scuola di Teatro Luca Ronconi di Milano
Seguiranno una serie di lavori di scrittura non narrativa, tra i primi Alfonso De Vreese, Leda Kreider e Beatrice Vecchione si presentano in Soggetto diretti da Fabio Condemi.
Moltissimo i materiali che si susseguiranno nelle settimane prossime nel corso dell'intero progetto, coinvolgendo il musicista Gabriele Marangoni, Francesca Dalla Monica e artisti che da tempo collaborano con Rifici anche in altri contesti, Stefano Tomassini, Annamaria Ajmone, e i performer e Marleen Scholten, Tindaro Granata che è anche autore di Certi Comizi, con alcuni adolescenti ticinesi e a partire da Pier Paolo Pasolini e il suo Comizi d’amore.
Si consiglia di consultare il calendario del progetto sul sito ma tra gli appuntamenti interessanti segnaliamo per i film Aurora – Un percorso di creazione, che documenta lo spettacolo di Alessandro Sciarroni sul Goalball, poi il lavoro visivo di Stefan Kaegi, e ancora The Sky over Kibera di Marco Martinelli.
IL GIORNO
di diego Vincenti su Il Giorno
LINGUA MADRE, LA NUOVA GRAMMATICA DEL TEATRO
Capsule. Per il futuro. Ad accogliere space cowboy iperdigitalizzati. In cer ca di bellezza. D'altronde è parecchio ambizioso l'orizzonte di «Lingua Ma dre» del LAC di Lugano: da sabato a fine maggio, due mesi e mezzo di pa linsesto gratuito online con qualcosa come 18 progetti inediti. Sforzo pro duttivo imponente. E non a caso le li nee di lavoro sono confluite in un ma nifesto programmatico in dieci punti. Vale la pena dare un'occhiata. Al deca logo e a un cartellone ramificato in nu merosissimi rivoli. Ideato dal direttore artistico del LAC Carmelo Rifici (guida la Scuola di Teatro del Piccolo a Mila no) e da Paola Tripoli del FIT Festival,
«Lingua Madre» ha trovato un proprio cantiere di sviluppo nel comitato edi toriale composto dalle autrici Francesca Sangalli e Angela Dematté, dal drammaturgo Riccardo Favaro e da Lo renzo Conti, legato invece alla forma zione nella danza contemporanea. Un centro di lavoro. Trasformatosi nel tempo in una sorta di Factory interna zionale, con il coinvolgimento di deci ne di artist*. Sabato si inizia così con
«Poesie anatomiche», composizioni di Francesca Sangalli tradotte in gesto da Camilla Parini, con coreografia e re gia firmate da Alessio Maria Romano. Gran cura. Nella parola come nell'im magine. In settimana focus su Sciarro ni per poi ritrovare Rifici autore e regi sta di «Ci guardano - prontuario di un innocente», flusso di coscienza indie ci monologhi aperti con gli allievi del la Scuola del Piccolo. Ma incuriosisce anche «Cinque Camille» ispirato a Donna Haraway, con la voce narrante di Daria Deflorian. Innumerevoli le pro poste. Fra i progetti sonori, «Estado Vegetai» di Cristina Galbiati per Trick ster-p. Da non perdere il corpus di ope re contenute in «Other Lands», rasse gna curata da Paola Tripoli, ad indaga re l'arte che sopravvive in zone di peri colo. E poi ancora sperimentazioni lin guistiche, documentari, conferenze, lungometraggi. lnfo: www.luganolac.ch
CORRIERE DELLA SERA
di Franco Manzoni su La Lettura - Corriere della Sera
I SOGNI SI MUOVONO
Il perenne moto dell’esistenza, un inatteso fiume di elementi onirici, visionari, concreti. Con prosa accattivante e squarci di densità poetica Francesca Sangalli e Fabrizio Bozzetti hanno elaborato il soggetto cinematografico. L’imprevedibile movimento dei sogni. Tema è l’eutanasia. Ricoverate in ospedale, tre ragazze diventano amiche, toccando in simbiosi le vie antitetiche del dolore e della gioia di vivere.
REPUBBLICA
Su Robinson
INSIEME PER LA VITA
Tre ragazze adolescenti condividono un ricovero nel reparto di pediatria dove imparano a conoscersi. Sono Isabella, la voce narrante, Eleonora, amante dei libri, e Daniela, che canta ossessionata sempre la stessa canzone. Diventano amiche nel limbo dell'ospedale. Un romanzo a quattro mani sulla fine dell'adolescenza, sulla voglia di vivere e sulla necessità di crescere anche quando non si sa se sarà possibile guarire.
MESSAGGERO VENETO
“Il libro (288 pagine, 17 euro), edito da De Agostini per la collana DeA Planeta, nasce come soggetto per un film – ha vinto il Figari Film Fest per il cinema indipendente – e ragiona su malattia, prospettiva della morte, amicizia, rapporto con i genitori attraverso gli occhi della diciassettenne Isabella. Il romanzo, pensato soprattutto per un pubblico giovane, sarà presentato domani a Milano (alle 21, libreria Verso) e mercoledì 26 giugno a Udine (alle 18, libreria Moderna, interverrà con gli autori Antonella Sbuelz). […]
Isabella è una giovane atleta, che ambisce a diventare una tennista ai massimi livelli. Ma durante una gara sviene e si sveglia nel lettino di un ospedale, tra i monti, dove è stata ricoverata per accertamenti. Scopre di essere malata e l’istinto la porta a rifiutare questa situazione e a riprendersi la sua vita di prima. Poi si confronta con la compagna di stanza, Eleonora, che convive da anni con una rara patologia e che allevia divorando un libro dietro l’altro. Una ragazzina molto matura, ma iperprotetta dai genitori. A loro si aggiunge Daniela, esuberante e con uno strano tatuaggio sul collo, che porterà scompiglio e svelerà alle amiche i segreti di quell’ospedale prossimo alla chiusura. […] Il linguaggio fresco e veloce, ma ricercato, fa girare una dopo l’altra le pagine per conoscere il finale, in una narrazione crossover che accenna anche allo spinoso tema dell’eutanasia. “
TRA LE MANI UN LIBRO
di Veronica Palermo
Best book 2019
Vorrei divorare l’intero sistema solare. La verità che sto sperimentando è che non esiste nulla di stabile, nessun punto fermo, ogni punto è in movimento e anche noi lo siamo. L’armonia delle cose. Per questo dovremmo accordarci all’universo. Non siamo immutabili, invulnerabili, come credevo.
[..]
L’imprevedibile movimento dei sogni è una storia di crescita e amicizia, che attraverso espedienti insoliti affronta tematiche come la vita, la morte, la malattia, l’accettazione, l’egoismo, l’amore.
Sempre in bilico tra realtà e immaginazione, tra sogno e incubo,[…] siamo spettatori della bellissima mente di Eleonora, che non ha conosciuto altro che ospedali e terapie nella sua giovane vita, ma ha coltivato un intero giardino di interessi e conoscenze grazie agli innumerevoli mondi offerti dalla lettura: sarà solo il confronto e il legame con Isabella a farle però prendere posizione riguardo alla sua vita e a un trapianto inevitabile; e infine scopriamo la triste storia di Daniela e il suo desiderio di volare via, ostacolato dall’amore troppo grande della madre, che non riesce a rinunciare a lei.
Nulla di ciò che ero una settimana fa è rimasto. Nessun sogno, nessun progetto. Niente.
I sogni vanno e tu rimani lì.
Qui.
Adesso ci sono solo io.
Lo stile degli autori è fresco e la storia scorre via in poche ore, ma vi assicuro che la scia che si lascia dietro non vi abbandonerà in un battito di ciglia.
MANGIALIBRI
di Cristina Carnevali
[…] Elementi presi in prestito dal teatro ed elementi che arrivano dritti dritti dal mondo del cinema convivono con estrema efficacia nel testo di questo romanzo, sotto certi aspetti un po’ difficile, perché non è mai facile parlare di malattie, di stati vegetativi, di trapianti di organi, quando di mezzo ci sono giovani ragazze. Ma non è tutto qui. Insieme al teatro e al cinema c’è anche la musica, al di là dei meravigliosi cenni alla “Lullaby” dei Cure, c’è la pioggia che è musica, i minuti che passano (e sembra quasi di sentirli) che sono musica e ritmo, i respiri, i ricordi... tutto segue uno spartito ben preciso e scandito. E in questa atmosfera così speciale, nell’arco di una manciata di giorni succede di tutto. Ma qual è il confine tra l’onirico e il reale?[…] E loro tre si contrastano, si prendono in giro, si spalleggiano, si scambiano i ruoli, vivono una nella pelle dell’altra, un minuto fragili e in un altro padrone del proprio mondo, finché non arrivano a delineare i propri futuri, aiutandosi a capire e a scegliere.
ESMERALDA VIAGGI E LIBRI
Carolina Pernigo
L’imprevedibile movimento dei sogni è un bel romanzo su come la vita possa cambiare in un attimo, senza preavvisi e senza soluzione, e su come i sogni e i progetti, possano diventare irrealizzabili inaspettatamente… Fino a quando, però, abbiamo la fortuna di poterli ancora sostituire con altri, allora possiamo imparare che una nuova felicità è sempre possibile. […]
C'è una dimensione sacra che ci racchiude, qualcosa che va molto oltre la vita, il tempo, il giorno e la notte. È il contatto umano, credo, penetrante come non l'ho mai sentito. (p. 122)
[…]
Il romanzo si qualifica fin da subito come sentimentale, nel senso originario del termine: non si parla infatti d'amore, ma di amicizia, di paura, di coraggio. All'interno della trama, però, gli autori scelgono acutamente di evitare il sentimentalismo stucchevole che il binomio adolescenti-malattie sembrerebbe destinato a portare con sé, per inserire elementi di mistero e avventura – catalizzati dalle esplorazioni notturne dell'ospedale da parte di Isabella ed Eleonora, e dal loro interrogarsi continuo sulla labilità dei confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Chi è infatti Daniela, la ragazza selvaggia che fa loro visita nei momenti più impensati e racconta su di sé storie inverosimili? Cosa succede nel reparto di terapia intensiva pediatrica, solo apparentemente abbandonato? La vicenda si svolge in una dimensione onirica che stravolge le aspettative, allontanandosi dalla consueta linea di sviluppo del romanzo young adult, per assumere sfumature agrodolci e inattese.
[…] incubi che affliggono le protagoniste le spingono a interrogarsi su temi profondi, come le scelte o i rapporti familiari, ma anche ad attaccarsi con ogni fibra del loro essere a una vita che sembra labile e sfuggente:
Ogni scelta, ogni parola, ogni insignificante graffio sul muro potrebbe essere l'ultimo segno della sua esistenza sulla terra… E allora non dovrebbe essere di importanza capitale? [...] ogni singola mossa sulla scacchiera distorta di questo mondo in cui sono conficcata mi scatena nuove ondate di pensiero, idee di rivolta, voglia di fuggire, strategie per sopravvivere. Ci provo con tutte le mie risorse.
L’imprevedibile movimento dei sogni racconta una storia di formazione e di resilienza, veicolata da dialoghi ben costruiti e un linguaggio mimetico, che restituisce adeguatamente la psicologia della narratrice. Sangalli e Bozzetti riescono felicemente nell'intento di creare un testo dal ritmo trascinante e un finale forte, che sarebbe riduttivo considerare destinato esclusivamente al pubblico giovane e femminile, nonostante il progetto grafico e il titolo sembrino rimandare a quella direzione.
ROMANCE E ALTRI RIMEDI
di Mara Marinucci
La trama è originale, misteriosa e curata in ogni dettaglio. Gli autori scelgono di narrare la storia in prima persona, cosa che mi ha permesso di sentirmi coinvolta nella vicenda e di vivere le esperienze della protagonista come se fossero le mie. Grazie a uno stile fluido, scorrevole e “cinematografico” il ritmo è incalzante”.
LEGGENDOROMANCE
“Gli autori hanno saputo creare un'atmosfera che poggia le basi sulla concretezza, ma che si confonde con il sogno e il mistero. Quando meno ce lo si aspetta arriva un colpo di scena che porterà ad azioni che faranno molto riflettere. Le protagoniste, il loro carattere e i loro rapporti famigliari sono stati scandagliati e descritti al meglio senza appesantire una lettura che è di per sé toccante.
L'imprevedibile movimento dei sogni è una lettura profonda, che fa riflettere ed emoziona il lettore; una di quelle storie che ti chiede di seguirla attentamente, di accettarne l'insegnamento e di comprendere che nella vita tutto può accadere, che gli obiettivi possono cambiare, che non tutto è scritto, ma che le possibilità e i sogni sono infiniti.”
IL REGNO DEI LIBRI
“I due autori hanno però voluto porre l'accento anche su un altro argomento non spesso trattato ovvero la prassi per cui i minori non vengono mai presi in considerazione quando si devono prendere decisioni importanti sulla loro salute ed il loro futuro. Isabella è quasi maggiorenne e, in quanto ancora minorenne, verrà ricoverata in pediatria, dove gli infermieri non sono autorizzati a dire ai piccoli pazienti come realmente stanno le cose, sia che abbiano davanti dei bambini piccoli oppure ragazzi alla soglia della maggiore età. Sensibilizzare gradualmente i ragazzi, coinvolgendoli nelle scelte di vita (parlo in generale, non solo quelle inerenti alla salute) credo invece che sia un ottimo strumento di crescita.”
THEREADINGSLOVE
“Pagina dopo pagina il lettore viene rapito dallo stile scorrevole e da quel pizzico di mistero che impregna ogni pagina. Devo ammettere che non è per niente facile scrivere un libro che parla di temi come i trapianti e di malattie, non tutti riescono a descrivere le emozioni e le sensazioni che si provano quando ci si ammala e si cammina su un filo tra la vita e la morte, ma devo dirvi che i due autori sono riusciti benissimo nel loro intento. Gli autori non ci trasmettono solo emozioni ma anche immagini e suoni, come lo scrosciare ritmico della pioggia e lo scandire dei respiri, il tutto in un alternarsi di sensazioni che arrivano al cuore del lettore. […] Altra caratteristica fondamentale di questo romanzo è la volontà degli autori di imprigionare il lettore in uno spazio interiore e l’altro reale, nel senso che se all’inizio entriamo nella mente di Isabella per conoscerla, per vedere cosa c’è oltre la patina di ragazza scorbutica e sincera, ad un certo punto la realtà e la finzione si intrecciano fino a sfumarne i confini proprio perché Isabella non riesce ad accettare la possibilità di essere malata e ad accogliere la fragilità della sua compagna di stanza. “
di Franco Manzoni su La Lettura - Corriere della Sera
I SOGNI SI MUOVONO
Il perenne moto dell’esistenza, un inatteso fiume di elementi onirici, visionari, concreti. Con prosa accattivante e squarci di densità poetica Francesca Sangalli e Fabrizio Bozzetti hanno elaborato il soggetto cinematografico. L’imprevedibile movimento dei sogni. Tema è l’eutanasia. Ricoverate in ospedale, tre ragazze diventano amiche, toccando in simbiosi le vie antitetiche del dolore e della gioia di vivere.
REPUBBLICA
Su Robinson
INSIEME PER LA VITA
Tre ragazze adolescenti condividono un ricovero nel reparto di pediatria dove imparano a conoscersi. Sono Isabella, la voce narrante, Eleonora, amante dei libri, e Daniela, che canta ossessionata sempre la stessa canzone. Diventano amiche nel limbo dell'ospedale. Un romanzo a quattro mani sulla fine dell'adolescenza, sulla voglia di vivere e sulla necessità di crescere anche quando non si sa se sarà possibile guarire.
MESSAGGERO VENETO
“Il libro (288 pagine, 17 euro), edito da De Agostini per la collana DeA Planeta, nasce come soggetto per un film – ha vinto il Figari Film Fest per il cinema indipendente – e ragiona su malattia, prospettiva della morte, amicizia, rapporto con i genitori attraverso gli occhi della diciassettenne Isabella. Il romanzo, pensato soprattutto per un pubblico giovane, sarà presentato domani a Milano (alle 21, libreria Verso) e mercoledì 26 giugno a Udine (alle 18, libreria Moderna, interverrà con gli autori Antonella Sbuelz). […]
Isabella è una giovane atleta, che ambisce a diventare una tennista ai massimi livelli. Ma durante una gara sviene e si sveglia nel lettino di un ospedale, tra i monti, dove è stata ricoverata per accertamenti. Scopre di essere malata e l’istinto la porta a rifiutare questa situazione e a riprendersi la sua vita di prima. Poi si confronta con la compagna di stanza, Eleonora, che convive da anni con una rara patologia e che allevia divorando un libro dietro l’altro. Una ragazzina molto matura, ma iperprotetta dai genitori. A loro si aggiunge Daniela, esuberante e con uno strano tatuaggio sul collo, che porterà scompiglio e svelerà alle amiche i segreti di quell’ospedale prossimo alla chiusura. […] Il linguaggio fresco e veloce, ma ricercato, fa girare una dopo l’altra le pagine per conoscere il finale, in una narrazione crossover che accenna anche allo spinoso tema dell’eutanasia. “
TRA LE MANI UN LIBRO
di Veronica Palermo
Best book 2019
Vorrei divorare l’intero sistema solare. La verità che sto sperimentando è che non esiste nulla di stabile, nessun punto fermo, ogni punto è in movimento e anche noi lo siamo. L’armonia delle cose. Per questo dovremmo accordarci all’universo. Non siamo immutabili, invulnerabili, come credevo.
[..]
L’imprevedibile movimento dei sogni è una storia di crescita e amicizia, che attraverso espedienti insoliti affronta tematiche come la vita, la morte, la malattia, l’accettazione, l’egoismo, l’amore.
Sempre in bilico tra realtà e immaginazione, tra sogno e incubo,[…] siamo spettatori della bellissima mente di Eleonora, che non ha conosciuto altro che ospedali e terapie nella sua giovane vita, ma ha coltivato un intero giardino di interessi e conoscenze grazie agli innumerevoli mondi offerti dalla lettura: sarà solo il confronto e il legame con Isabella a farle però prendere posizione riguardo alla sua vita e a un trapianto inevitabile; e infine scopriamo la triste storia di Daniela e il suo desiderio di volare via, ostacolato dall’amore troppo grande della madre, che non riesce a rinunciare a lei.
Nulla di ciò che ero una settimana fa è rimasto. Nessun sogno, nessun progetto. Niente.
I sogni vanno e tu rimani lì.
Qui.
Adesso ci sono solo io.
Lo stile degli autori è fresco e la storia scorre via in poche ore, ma vi assicuro che la scia che si lascia dietro non vi abbandonerà in un battito di ciglia.
MANGIALIBRI
di Cristina Carnevali
[…] Elementi presi in prestito dal teatro ed elementi che arrivano dritti dritti dal mondo del cinema convivono con estrema efficacia nel testo di questo romanzo, sotto certi aspetti un po’ difficile, perché non è mai facile parlare di malattie, di stati vegetativi, di trapianti di organi, quando di mezzo ci sono giovani ragazze. Ma non è tutto qui. Insieme al teatro e al cinema c’è anche la musica, al di là dei meravigliosi cenni alla “Lullaby” dei Cure, c’è la pioggia che è musica, i minuti che passano (e sembra quasi di sentirli) che sono musica e ritmo, i respiri, i ricordi... tutto segue uno spartito ben preciso e scandito. E in questa atmosfera così speciale, nell’arco di una manciata di giorni succede di tutto. Ma qual è il confine tra l’onirico e il reale?[…] E loro tre si contrastano, si prendono in giro, si spalleggiano, si scambiano i ruoli, vivono una nella pelle dell’altra, un minuto fragili e in un altro padrone del proprio mondo, finché non arrivano a delineare i propri futuri, aiutandosi a capire e a scegliere.
ESMERALDA VIAGGI E LIBRI
Carolina Pernigo
L’imprevedibile movimento dei sogni è un bel romanzo su come la vita possa cambiare in un attimo, senza preavvisi e senza soluzione, e su come i sogni e i progetti, possano diventare irrealizzabili inaspettatamente… Fino a quando, però, abbiamo la fortuna di poterli ancora sostituire con altri, allora possiamo imparare che una nuova felicità è sempre possibile. […]
C'è una dimensione sacra che ci racchiude, qualcosa che va molto oltre la vita, il tempo, il giorno e la notte. È il contatto umano, credo, penetrante come non l'ho mai sentito. (p. 122)
[…]
Il romanzo si qualifica fin da subito come sentimentale, nel senso originario del termine: non si parla infatti d'amore, ma di amicizia, di paura, di coraggio. All'interno della trama, però, gli autori scelgono acutamente di evitare il sentimentalismo stucchevole che il binomio adolescenti-malattie sembrerebbe destinato a portare con sé, per inserire elementi di mistero e avventura – catalizzati dalle esplorazioni notturne dell'ospedale da parte di Isabella ed Eleonora, e dal loro interrogarsi continuo sulla labilità dei confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Chi è infatti Daniela, la ragazza selvaggia che fa loro visita nei momenti più impensati e racconta su di sé storie inverosimili? Cosa succede nel reparto di terapia intensiva pediatrica, solo apparentemente abbandonato? La vicenda si svolge in una dimensione onirica che stravolge le aspettative, allontanandosi dalla consueta linea di sviluppo del romanzo young adult, per assumere sfumature agrodolci e inattese.
[…] incubi che affliggono le protagoniste le spingono a interrogarsi su temi profondi, come le scelte o i rapporti familiari, ma anche ad attaccarsi con ogni fibra del loro essere a una vita che sembra labile e sfuggente:
Ogni scelta, ogni parola, ogni insignificante graffio sul muro potrebbe essere l'ultimo segno della sua esistenza sulla terra… E allora non dovrebbe essere di importanza capitale? [...] ogni singola mossa sulla scacchiera distorta di questo mondo in cui sono conficcata mi scatena nuove ondate di pensiero, idee di rivolta, voglia di fuggire, strategie per sopravvivere. Ci provo con tutte le mie risorse.
L’imprevedibile movimento dei sogni racconta una storia di formazione e di resilienza, veicolata da dialoghi ben costruiti e un linguaggio mimetico, che restituisce adeguatamente la psicologia della narratrice. Sangalli e Bozzetti riescono felicemente nell'intento di creare un testo dal ritmo trascinante e un finale forte, che sarebbe riduttivo considerare destinato esclusivamente al pubblico giovane e femminile, nonostante il progetto grafico e il titolo sembrino rimandare a quella direzione.
ROMANCE E ALTRI RIMEDI
di Mara Marinucci
La trama è originale, misteriosa e curata in ogni dettaglio. Gli autori scelgono di narrare la storia in prima persona, cosa che mi ha permesso di sentirmi coinvolta nella vicenda e di vivere le esperienze della protagonista come se fossero le mie. Grazie a uno stile fluido, scorrevole e “cinematografico” il ritmo è incalzante”.
LEGGENDOROMANCE
“Gli autori hanno saputo creare un'atmosfera che poggia le basi sulla concretezza, ma che si confonde con il sogno e il mistero. Quando meno ce lo si aspetta arriva un colpo di scena che porterà ad azioni che faranno molto riflettere. Le protagoniste, il loro carattere e i loro rapporti famigliari sono stati scandagliati e descritti al meglio senza appesantire una lettura che è di per sé toccante.
L'imprevedibile movimento dei sogni è una lettura profonda, che fa riflettere ed emoziona il lettore; una di quelle storie che ti chiede di seguirla attentamente, di accettarne l'insegnamento e di comprendere che nella vita tutto può accadere, che gli obiettivi possono cambiare, che non tutto è scritto, ma che le possibilità e i sogni sono infiniti.”
IL REGNO DEI LIBRI
“I due autori hanno però voluto porre l'accento anche su un altro argomento non spesso trattato ovvero la prassi per cui i minori non vengono mai presi in considerazione quando si devono prendere decisioni importanti sulla loro salute ed il loro futuro. Isabella è quasi maggiorenne e, in quanto ancora minorenne, verrà ricoverata in pediatria, dove gli infermieri non sono autorizzati a dire ai piccoli pazienti come realmente stanno le cose, sia che abbiano davanti dei bambini piccoli oppure ragazzi alla soglia della maggiore età. Sensibilizzare gradualmente i ragazzi, coinvolgendoli nelle scelte di vita (parlo in generale, non solo quelle inerenti alla salute) credo invece che sia un ottimo strumento di crescita.”
THEREADINGSLOVE
“Pagina dopo pagina il lettore viene rapito dallo stile scorrevole e da quel pizzico di mistero che impregna ogni pagina. Devo ammettere che non è per niente facile scrivere un libro che parla di temi come i trapianti e di malattie, non tutti riescono a descrivere le emozioni e le sensazioni che si provano quando ci si ammala e si cammina su un filo tra la vita e la morte, ma devo dirvi che i due autori sono riusciti benissimo nel loro intento. Gli autori non ci trasmettono solo emozioni ma anche immagini e suoni, come lo scrosciare ritmico della pioggia e lo scandire dei respiri, il tutto in un alternarsi di sensazioni che arrivano al cuore del lettore. […] Altra caratteristica fondamentale di questo romanzo è la volontà degli autori di imprigionare il lettore in uno spazio interiore e l’altro reale, nel senso che se all’inizio entriamo nella mente di Isabella per conoscerla, per vedere cosa c’è oltre la patina di ragazza scorbutica e sincera, ad un certo punto la realtà e la finzione si intrecciano fino a sfumarne i confini proprio perché Isabella non riesce ad accettare la possibilità di essere malata e ad accogliere la fragilità della sua compagna di stanza. “